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Can Yaman su CHI Magazine: Il Re della soap di Canale 5 si confessa a cuore aperto

Can Yaman su CHI Magazine: Il Re della soap di Canale 5 si confessa a cuore aperto – Vi svelo tutti i miei segreti

Durante il suo ultimo viaggio in Italia, con tappe a Roma e Milano, Can Yaman, non solo ha partecipato a diversi programmi televisivi, ma ha anche posato per un servizio del settimanale Chi.

Già da qualche giorno venivano postate sui social delle “indiscrezioni fotografiche”; quindi l’attesa era tanta soprattutto perché in una di queste anteprime vi era immortalato Can in un letto d’albergo in posa plastica, come un guerriero stanco dopo la battaglia.

Pertanto, molte fan sono corse in edicola per accaparrarsi la rivista ed aspettandosi altri scatti “hot”. Beh, gli scatti ci sono stati ed anche molto belli, non poteva essere diversamente dato il soggetto, ma certamente molto interessante è stata l’intervista.

Attraverso la lettura dell’articolo si comprende ancora meglio la semplicità e l’umiltà del bellissimo attore turco. Ancora una volta ci ha donato attimi di sé, del suo passato, della sua giovinezza, della sua famiglia in un italiano corretto e fluente.

Emerge un uomo dal carattere profondo, molto motivato, amante del suo lavoro e pronto alle sfide che la vita gli porrà.

Solo il suo privato rimane “oscuro” ma proprio per questo si chiama privato.

Can Yaman su CHI Magazine: Il Re della soap di Canale 5 si confessa a cuore aperto

CAN YAMAN – LA MIA BELLEZZA? NON E’ TUTTO…

“IO NON MI VEDO BELLO, NON CI FACCIO CASO E SONO FELICE CHE CHI MI SEGUE HA CAPITO CHE C’E’ ANCHE ALTRO”, DICE IN ESCLUSIVA A <CHI> L’ATTORE SEX SYMBOL TURCO.

“LA MIA FAMIGLIA E LE DIFFICOLTA’ CHE HO DOVUTO SUPERARE CON LORO FANNO DI ME L’UOMO CHE SONO OGGI”.

Andare oltre le aspettative è sempre molto difficile. Soprattutto quando si ha a che fare con i personaggi del momento. Del resto c’è chi giura che il fascino delle star sia per metà illusione, ma tutto cambia quando arrivo all’ultimo piano dell’hotel che mi porterà a un passo dal paradiso.

Lì ad attendermi c’è l’attore turco Can Yaman: re indiscusso delle soap e ultimo sex symbol in grado di bloccare, solo per il fatto di esserci, intere città.

“E’ un qualcosa di inspiegabile anche per me. Non le nascondo che tre anni fa ero piuttosto spaventato. Quasi facevo fatica a capire il motivo di tutto quel calore, mentre ora non potrei più farne a meno”, racconta in esclusiva a <CHI>, l’uomo che sta facendo sognare il mondo.

Can Yaman su CHI Magazine: Il Re della soap di Canale 5 si confessa a cuore aperto

DOMANDA: Sarà difficile per lei restare con i piedi per terra sapendo che fuori, centinaia di fan, la stanno aspettando nonostante il freddo e la pioggia.

RISPOSTA: “Lo è, ma faccio il possibile affinché questo non avvenga. Loro sono la mia gioia e la cosa che mi rende davvero contento è che non sono qui solamente per il fatto che io sia famoso, ma perché hanno capito perfettamente che dietro c’è molto altro.

D: Vale a dire?

R: “La mia essenza, il lato umano, l’empatia. Credo che alla base del mio successo oltre al talento, ci sia anche la comunicazione che, con loro, non
manca davvero mai”
.

D: Si dice che il successo, in qualche modo, amplifichi le paure.

R: “Le sembrerà strano, ma non è un sentimento che conosco da vicino, anche perché negli anni ho trasformato tutte le paure in vere e proprie sfide”.

D: La più grande?

R: “Quando ho scelto di frequentare il liceo italiano a Istanbul. Una scuola molto prestigiosa che avrei dovuto abbandonare quando la situazione finanziaria della mia famiglia iniziò a precipitare. Ancora oggi ricordo la frase che mi disse mia madre: “Can, studia l’italiano, più che puoi che, finito quest’anno, tornerai in una scuola pubblica”. Da lì, da quella frase, sono andato avanti solo con le mie forze conquistando, anno dopo anno, le borse di studio che mi hanno permesso di raggiungere la media più alta mai ottenuta da uno studente in quell’istituto”.

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D: Dai compagni di classe come veniva percepito?

R:Come un secchione, ma fortunatamente non sono mai stato vittima di bullismo. Sarà che sono stato sempre molto sicuro di me”.

D: Quando ha capito che la sua vita stava cambiando?

R: “Mai capito, anche perché la mia esistenza è sempre stata diversa da quella degli altri. Quando ho iniziato a fare l’attore avevo già vissuto tante vite: un anno negli Stati Uniti, una laurea in Giurisprudenza e diverso tempo passato nei tribunali”.

D: Da dove nasce questa passione per la legge?

R: “Mio padre mi ha instradato, ma alla base c’è sempre stato un profondo senso di giustizia”.

D: Qualche mese fa ha condiviso, sui suoi social, una foto di lei assieme a sua madre.

R: “Abbiamo scattato quella foto in occasione della mia partenza per il servizio militare in Turchia. Un’esperienza breve, ma molto intensa. Lì, in quell’occasione, ho avuto l’opportunità di guardarmi dentro e di riflettere su quello che sono e su quello che sono stato”.

D: Lei, piuttosto, che figlio è stato?

R: “Un bambino sereno e responsabile. Vengo da una famiglia non benestante, ma piena di valori. Abbiamo conosciuto alti e bassi nella nostra
vita, e quel poco che avevamo rappresenta ancora oggi la mia felicità”
.

D: Il fatto che i suoi genitori siano divorziati ha mai influito sulla sua visione dell’amore?

R: “No, anche perché entrambi non mi hanno mai fatto mancare l’affetto, pur non avendo nessun ricordo di loro assieme. Ad oggi sono ancora amici, nonostante il sentimento sia finito molto tempo fa. Chissà perché si pensa sempre che i figli di genitori divorziati siano più malinconici degli altri…”

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D: Da bambino cosa sognava?

R: “Di diventare un campione di basket, ma è un classico: sogni una cosa e poi la vita ti porta tutt’altro”.

D: A 30 anni, si smette di sognare, Can?

R: “Nel mio caso, sì. Dalle mie parti c’è un detto che dice: <Se vuoi far ridere Dio, mettiti a fare dei piani per il futuro>.

D: A proposito di futuro, l’8 novembre sarà il suo compleanno.

R: “E io non so ancora cosa fare. Crescendo ho imparato a vivere la vita alla giornata. Spesso mi chiedono se mi sposerò e se avrò un figlio. Mi piacerebbe, è ovvio, ma non è un qualcosa che posso, né voglio prevedere. Detesto sia nella mia vita sia nel lavoro, chi cerca di mettermi ansia e di portarmi su una strada ancor prima di percorrerla”.

D: Del suo privato si sa molto poco. Si dice che abbia una relazione segreta.

R: “Guardi di questo proprio non voglio parlare perché, solo all’idea, mi
viene il mal di testa”
. (ride ndr)

D: Ha a che fare con la sua cultura tutta questa riservatezza?

R: “In parte, ed è per questo che non ho voglia di condividere tutti gli aspetti più privati della mia vita”.

D: Su Instagram ha quasi 8 milioni di follower pur non pubblicando molto.

R: “Sto cercando di condividere il più possibile, ma non vivo di certo la mia vita come un reality show”.

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D: Pochi giorni fa ha pubblicato questa frase sibillina: “Avremmo potuto fiorire magnificamente, ma la terra non era quella giusta”.

R: “Una frase poetica che ha più chiavi di lettura e che ognuno può interpretare come vuole, ma io manterrò il segreto”. (ride ndr)

D: Le sue sostenitrice l’hanno attribuita alla chiusura della serie Bay Yanlış. Una volta per tutte: perché è stata cancellata?

R: “Lo chieda ai grandi capi. Se dessi la mia risposta, correrei il rischio di
dire la cosa meno opportuna. Mi dispiace perché in questa serie ho
interpretato un personaggio che mi ha permesso di esprimermi liberamente, senza essere schiacciato dalla sceneggiatura
“.

D: In Italia è è facile che gli attori delle soap restino imprigionati in quei ruoli lì…

R: “Anche in Turchia è così, ma non ho fretta perché so che prima o poi mi cimenterò in altri ruoli”.

D: Qualche tempo fa è stato fotografato a pranzo con Ferzan Özpetek.

R: “È stato un incontro fantastico. Dopo tanti messaggi, ci siamo incontrati in pieno centro a Roma. Abbiamo voglia di fare qualcosa di forte e mai visto prima. Mi piace il suo modo di lavorare e mi entusiasma questo scambio di energie”.

Can Yaman su CHI Magazine: Il Re della soap di Canale 5 si confessa a cuore aperto

D: Dai colleghi sente più l’appoggio o il dissenso?

R: “Sarei ipocrita se non le dicessi che sono gelosissimi, ma ormai ci sono abituato. C’è una rivalità inenarrabile, ma davanti a certe situazioni le migliori armi sono due: pazienza e sorrisi. Quando si ha successo c’è sempre chi è pronto a screditarti”.

D: Immagino che lo stereotipo della bellezza sia al primo posto.

R: “Un classico: se fossi nato brutto, tutti mi avrebbero riconosciuto il talento”.

D: Lei ha chiesto di non ritoccare in alcun modo le foto scattare per <Chi>, Deve piacersi molto per fare una richiesta del genere.

R: “Se non fossero gli altri a parlarmi della mia bellezza, nemmeno me ne ricorderei, anche perché non passo di certo il tempo a guardarmi allo specchio. Ma una cosa è certa: non mi considero così bello come mi vedono gli altri. La mia vita ruota attorno all’impegno e non di certo alla superficialità”.

D: Se lei è il sex symbol maschile per eccellenza, chi è la sua controparte?

R: “Non saprei: io amo Monica Bellucci. Poi potrei dirle Penélope Cruz,
la Jolie”
.

D: E io che pensavo che citasse una sua famosa collega turca…

C: “Non potrei mai! Sa, dare del sex symbol a una donna, nella nostra cultura, sarebbe una vera e propria offesa… e lungi da me mancare di
rispetto a qualcuna. Le donne sono tutte speciali”
.

Can Yaman su CHI Magazine: Il Re della soap di Canale 5 si confessa a cuore aperto

Il nostro CY ci regala “Sorprese” infinite, dopo l’intervista a Verissimo, anche un bel servizio nel settimanale CHI.

Le sue risposte restano sempre coerenti, per chi lo conosce bene e va oltre la sua bellezza, di cui lui non vede, sa benissimo che sotto questo fisico statuario c’è molto altro.

Lui ti entra sottopelle, la sua generosità, la sua intelligenza la sua umiltà, i suoi valori.

Can affronta la vita giorno per giorno, trasformando le sue paure in sfide.

Le sue armi per combattere l’invidia sono i sorrisi e pazienza.

La sua vita ruota attorno all’impegno e non certo alla superficialità.

Lui ha molto rispetto per tutti e soprattutto per le donne, per lui sono tutte speciali e noi ci sentiamo tutte così ai suoi occhi.

Le auguriamo una vita felice e una carriera in salita.

Lui avrà sempre un posto speciale nella nostra vita, sappiamo che anche per lui è così, noi siamo la sua forza, la sua gioia, quello che lo rende veramente contento, siamo la benzina che accende il motore.

Noi siamo e saremo sempre le sue “RAGAZZE”.

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